Rendering War. Rappresentare la guerra | Representar a Guerra

Description

Rendering War. Rappresentare la guerra | Representar a Guerra | Representing War
Santagata, Antonio G.

Sagep, 2014
Capa mole com ilustração editorial | Pictorial Paperback. 96 páginas | pages. 22.6 x 14.4 x 1 cm., 260 g.
Profusamente Ilustrado | Profusely Illustrated
ISBN-10: 886373271X
ISBN-13: 978-8863732719
Livro novo. Nunca lido. Perfeito | Book brand new condition. Never read
Idioma | Language: Inglês e italiano | English and Italian

ENG
Rendering War focused on the Italian Novecento artist Antonio Giuseppe Santagata’s large-scale studies for mural paintings created in the 1920s and 1930s for buildings of the Association for Disabled and Invalid War Veterans (Case dei Mutilati). Chief among these are the artist’s studies for frescoes in the assembly hall and courtyard of the Casa Madre dei Mutilati (1928–1936), the national headquarters of the association, on the banks of the Tiber River in Rome.
Commemorating and celebrating Italian soldiers in the First World War, Santagata’s imposing renderings offered a counter-narrative to the devastating realities of Italy’s actual experience in the war. They not only expressed the heavily politicized aesthetic outlook of the Italian state, which promoted public art that would restore a sense of national pride and unity after the humiliations of the war, but also reflected the fierce debate taking place around the relationship between new architecture and visual culture.

IT
Il volume esamina la produzione artistica di Antonio Giuseppe Santagata nel periodo compreso tre le due guerre mondiali. Protagonista della cultura figurativa del Novecento italiano, l’artista genovese, trasferitosi a Roma nel 1921, partecipò alle più importanti rassegne espositive nazionali e internazionali dell’epoca: dall’Expo internazionale di Parigi del 1925 a tutte le edizioni della Biennale veneziana dal 1926 al 1942, con l’esclusione di quella del 1940, dalle mostre del “Novecento italiano” del 1926 e 1929 alle edizioni della Quadriennale romana del 1931, 1935, 1939 e 1943, dalla Mostra della rivoluzione fascista del 1932 all’Expo internazionale di Bruxelles del 1935. Mutilato di guerra, cui aveva partecipato come volontario, fu particolarmente attivo nel campo della pittura murale, principalmente per le Case del Mutilato che vennero edificate in quei due decenni. Fu uno dei protagonisti della decorazione della Casa Madre dei Mutilati di Roma (1926-1932), progettata da Marcello Piacentini, ma fu impegnato anche in quelle di Genova (1938), di Palermo (1939), di Ravenna (1941) e di Milano (1942).